Capodanno nelle Isole Orcadi, impazza il “Bà”
Probabilmente non ci sbagliamo se inseriamo questo tra i viaggi di capodanno alternativi: alzi la mano chi conosce lo sperduto arcipelago delle Orcadi! Eppure si tratta di una meta molto interessante per il capodanno, vediamo perché.
Le isole Orcadi sono separate dalla costa della Scozia settentrionale da appena 12 Km di mare, eppure sono un arcipelago unico e fieramente indipendente. Gli isolani, infatti, poco meno di 20.000 persone considerano la Scozia un’entità separata, tanto da definire “Mainland” non la terraferma, ma l’isola principale dell’arcipelago. E per capodanno? Impazza il Bà!
Indice di questo Articolo
Isole Orcadi: come organizzare il viaggio
Com’è il clima
Il clima scozzese è di tipo oceanico: le coste vengono piacevolmente investite dall’azione mitigante del mare e solo raramente sono soggette a vere e proprie gelate. Il mare porta anche molto umido e nelle giornate invernali aumenta la sensazione di freddo, anche se le temperature difficilmente scendono sotto gli zero gradi.
Come arrivare alle isole Orcadi
Al largo della Scozia, si trova l’arcipelago delle Orcadi, formato da circa 70 isole, di cui solo 20 abitate. L’aereo è il mezzo più comodo e veloce per raggiungere l’isola principale dove si trova l’aeroporto di Kirkwall: le compagnie aeree che effettuano questo collegamento sono la British Airways e la compagnia minore Loganair che collega le principali città della Scozia con Kirkwall.
Come spostarsi nelle isole Orcadi
Una volta arrivati all’aeroporto ci si può muovere con i bus di linea oppure noleggiando un’auto.
In alternativa, se si volesse raggiungere una delle isole minori si possono utilizzare i voli interni che in pochi minuti (si, in pochi minuti!), collegano un’isola con l’altra. Altrimenti potrete prendere in considerazione il collegamento via mare: la compagnia Northlink Ferries collega Aberdeen con Kirkwall in circa 7 ore.
Dove dormire alle Isole Orcadi
Le strutture ricettive non sono molto numerose, per questo motivo, vi consigliamo di prenotare con largo anticipo in modo da non avere spiacevoli sorprese. Potrete contare su qualche hotel, qualche bed&breakfast e qualche appartamento in affitto.
Il livello è abbastanza contenuto, non ci sono hotel lussuosi, ma i prezzi sono comunque alti. Comunque, tra tutte le strutture che abbiamo visto ne abbiamo selezionata qualcuna che ci è particolarmente piaciuta.
L’Hotel West End si trova a Kirkwall, è una struttura tre stelle che offre camere arredate in stile tradizionale scozzese e una buona colazione continentale inclusa nel prezzo. Fuori c’è un piccolo giardino dove fermarsi a bere una bibita.
Lo Stromness Hotel si trova nella cittadina omonima, un tre stelle affacciato direttamente sul mare, su uno dei caratteristici porticcioli della zona. Offre camere spaziose e una buona colazione continentale inclusa nella quota.
Il Sands Hotel è un tre stelle che si trova a Burray nella zona orientale delle Isole Orcadi e offre delle graziose camere affacciate sulla spiaggia. L’hotel si trova all’interno di un edificio ottocentesco e comprende anche un ristorante e un bar.
Cosa vedere e fare alle Orcadi
Siti archeologici
Le Orcadi sono famose per gli importanti siti archeologici risalenti al Neolitico presenti sull’isola maggiore: Maes Howe è una necropoli risalente al 2750 a C., mentre Skara Brae è un intero villaggio, composto da affascinanti case stipate di particolari domestici, così ben conservato da essere definito “la Pompei britannica”.
Chiese ed edifici religiosi
Per chi ama epoche un po’ più recenti (si fa per dire) è davvero imperdibile la cattedrale di Kirkwall in arenaria rossa: i lavori di edificazione cominciarono nel 1137 per volere del norvegese Rognvald, allora conte delle Orcadi, e la chiesa fu dedicata a suo zio Magnus, che era stato assassinato da un cugino. Ha il primato di essere la chiesa più a nord del Regno Unito.
Nel centro di Kirkwall un altro edificio religioso da visitare è il Bishop Palace, sede di storia e leggende.
Capodanno alle Orcadi: il gioco del Bà
Queste isole sono famose non solo per i suoi siti, ma anche per uno spettacolo che si svolge a Natale e Capodanno proprio a Kirkwall e che, in un certo senso, può esser definito un po’ “preistorico”.
Stiamo parlando del Ba’: si tratta di un tradizionale rugby “moltitudinario” che viene giocato nelle strade della città tra gli Uppies e i Doonies, ossia tra coloro che abitano nella parte alta della città (up) e quelli che abitano nella parte bassa (down).
Le principali stranezze del gioco si ravvedono nell’utilizzo di vari tipi di tattiche per riuscire a portare il pallone da rugby da una parte all’altra della città: i giocatori, infatti, lo portano di nascosto nei vicoli tortuosi di Kirkwall e cercano di raggiungere la meta passando addirittura dai tetti! Insomma, un gioco davvero sui generis! Per quanto è sentito e coinvolgente può essere paragonato all’Hogmanay di Edimburgo.
Partecipate anche voi!
La peculiarità del Ba’ consiste nel fatto che anche i turisti vi possono partecipare. Di solito i giochi e le tradizioni sono lasciate ad uso e consumo degli abitanti del luogo che le sentono e le vivono come proprie. Il fatto che anche i turisti possano partecipare rende il tutto ancora più magico e sentito. Proprio da parte di tutti.
Se qualcuno di voi c’è stato o programma di andarci, ci racconti la sua esperienza!