Capodanno Ortodosso: quando, come e dove si festeggia
Il capodanno ortodosso (Staryj Novyj God in russo) è una festività del tutto equivalente al “nostro” capodanno. Ma cade in un momento diverso: la data del capodanno Ortodosso segue il calendario Giuliano anziché il nostro, quello Gregoriano.
Ma come si festeggia il capodanno ortodosso? Le usanze e le tradizioni sono uguali alle nostre o ci sono differenze? Vediamole.
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Quando viene festeggiato il capodanno ortodosso?
Cade nella notte fra il 13 ed il 14 gennaio.
Calendario Giuliano e Gregoriano
E’ importante specificare subito che con il termine Ortodossia si identificano più confessioni. I più vicini a noi sono i Greco-Ortodossi, che seguono il nostro calendario e ne condividono le festività. In questo articolo facciamo riferimento invece agli Ortodossi che seguono, appunto, il calendario Giuliano, tra cui gli Ortodossi-Russi.
Geograficamente, il capodanno secondo il calendario Giuliano viene festeggiato in tutti i Paesi a prevalenza ortodossa ed in particolare in Russia ed in molte delle Repubbliche ex Sovietiche, in Israele, in Macedonia, in Serbia. Ma ovviamente ovunque ci sia una comunità di credo Ortodossa, anche piccola, si assiste ai festeggiamenti perché è una ricorrenza molto sentita.
Come viene festeggiato il capodanno ortodosso?
Senza dubbio viene festeggiato in un modo più sobrio e tranquillo rispetto a quello del calendario Gregoriano (e infatti non si ricordano gradi fuochi d’artificio al 13 gennaio!). Di solito, ci si prepara all’arrivo del nuovo anno in modo molto intimo.
Ad una piccola e semplice festa in famiglia segue, a mezzanotte, la celebrazione del nuovo anno in un luogo sacro, con il rintocco delle campane e la visita al tempio. Questa celebrazione viene proprio vissuta come un’occasione per una bella e calorosa riunione di famiglia, per sedersi tutti insieme a tavolino.
Anche il giorno seguente è trascorso in famiglia e viene dedicato ai propri cari ed alle celebrazioni religiose. Il 14 gennaio è anche la giornata preposta al ricordo di San Basilio che fu arcivescovo della Cappadocia e che rappresenta una figura storica molto importante per la religione Ortodossa. Proprio per questo la sera della vigilia viene anche chiamata “la sera Vassiliev”.
Infine, il 18 gennaio si chiudono tutte le celebrazioni con la festa di Vodocrestya. I fedeli si recano alla prima messa del mattino e ricevono dal celebrante dell’acqua benedetta con i quali saranno aspersi. La stessa acqua, una volta tornati a casa, servirà per benedire l’abitazione, la famiglia ed anche gli animali domestici.
Va specificato che nel corso degli anni presso le persone di credo Ortodosso si è andata consolidando la tendenza a festeggiare sia il capodanno Gregoriano che quello Giuliano: in questo modo, il periodo festivo dura più di un mese partendo dal 6 Dicembre (che per gli ortodossi è il giorno della luce, con l’accensione delle candele che danno il via ai quaranta giorni pre festivi) fino al 14 Gennaio che è il primo giorno del nuovo anno.
Capodanno ortodosso nel mondo: usanze e tradizioni
Russia
Anche per il capodanno ortodosso, come per il nostro, esistono per la cena della vigilia delle pietanze tipiche che non possono mancare sulle tavole dei fedeli. Fra queste va ricordata la carne di maiale, ma fondamentale è pure l’usanza tipica di presentare in tavola almeno dodici pietanze diverse (una per ogni mese dell’anno).
Si offrono dolci, si beve la vodka, si mangia il grano. Una vecchia usanza voleva che la donna di casa andasse a prendere il grano e l’uomo l’acqua nel pozzo più vicino: quando si fossero ritrovati in casa, avrebbero potuto cuocere il porridge e servirlo a tutta la faglia durante i festeggiamenti.
Anche il giorno successivo il grano è il grande protagonista della ricorrenza, con i bambini che vanno di casa in casa a cospargere i pavimenti di chicchi in segno di buon auspicio.
La tradizione vuole, inoltre, che il 14 Gennaio la prima persona ad entrare in casa debba essere di sesso maschile: questa circostanza è considerata di ottimo augurio dagli Ortodossi che si assicurano, così, i successivi dodici mesi di buona fortuna.
In questa ricorrenza, inoltre, si è solito scambiarsi doni (anche se piccoli) in segno di prosperità, felicità e fortuna. Immancabili in tutto il periodo del capodanno Ortodosso i canti liturgici e non, tutti rigorosamente tradizionali, che ogni buon fedele deve intonare.
Serbia
A differenza dei festeggiamenti privati che avvengono nelle case dei russi, in Serbia, il capodanno ortodosso è un’occasione per festeggiare insieme, cantare, bere e tirar tardi fino alle prime luci dell’alba, andando a ricalcare le tradizioni del nostro capodanno. Nella maggior parte dei casi viene organizzato un concerto di musica dal vivo nella piazza centrale di Belgrado dove si riuniscono moltissimi giovani.
Nel frattempo vengono preparati i fuochi d’artificio che allo scoccare della mezzanotte verranno sparati dalla chiesa di Santa Sava dove molti fedeli si raccolgono sia in attesa delle celebrazioni liturgiche che dello spettacolo pirotecnico.
Anche nelle città più piccole si seguono questi rituali dove il cibo caldo e la musica dal vivo sono le due prerogative iniziali per dare un buon avvio alla festa. La serata del capodanno ortodosso in Serbia è fissata per il 14 gennaio e non per la notte del 13.
Macedonia
Molto coinvolgenti sono le tradizioni macedoni, lontano dal caos serbo. Innanzitutto, la sera del 13 gennaio, tutti i familiari si riuniscono insieme al tavolo per mangiare ognuno un pezzo di pita, al cui interno è stata inserita una moneta: a chi spetta il pezzo che contiene la moneta sarà fortunato per il resto dell’anno.
Una volta terminati i festeggiamenti in casa, si esce e nelle piazze dei quartieri vengono accesi dei falò, intorno ai quali si continua a mangiare e bere in compagnia. Ogni momento viene accompagnato con la tipica musica dal vivo macedone.
Molto originale il capodanno ortodosso vissuto a Vevcani, cittadina situata a sud del Paese: gli abitanti sfilano per le vie del centro con costumi alquanto particolari, dai soldati ai vampiri, dai fantasmi ai medici della peste.
Grecia
In Grecia, il Capodanno Ortodosso è chiamato Agios Vasilis (San Basilio) in onore di San Basilio il Grande, uno dei santi più rispettati nella cultura ortodossa. Una tradizione diffusa è quella di tagliare la Vasilopita, una torta speciale che contiene una moneta nascosta all’interno.
La persona che trova la moneta nella propria fetta sarà benedetta per tutto l’anno. Dopo la mezzanotte, le persone escono per stare con gli amici, scambiarsi gli auguri e festeggiare insieme.
Galles
Anche in Galles si festeggia il capodanno Ortodosso: i protagonisti sono i bambini che passano di casa in casa per ricevere doni e denaro. Inoltre vengono realizzati ciondoli di mele chiamati “perllan”.
Ucraina
In Ucraina prediligono festeggiare sia il capodanno ortodosso che quello del calendario gregoriano. Così i festeggiamenti si prolungano a non finire.
La notte del 13 gennaio i ragazzi si ritrovano insieme per cospargere le strade vicino alle proprie case di chicchi di grano come simbolo di prosperità e abbondanza mentre alle ragazze è lasciato il compito di pensare a cosa potrà accader in futuro attraverso premonizioni e letture della mano.
Etiopia
In Etiopia, il Capodanno Ortodosso è conosciuto come Enkutatash, che significa Regali di gioia. La celebrazione cade l’11 settembre del calendario gregoriano. Durante questa festività, le persone si riuniscono nelle chiese per pregare e cantare, seguite da balli tradizionali. È anche comune scambiarsi doni, fiori e cartoline a forma di croce, sperando che il nuovo anno porti benedizioni e prosperità.
Italia
La presenza di nutrite comunità ortodosse in Italia ha reso, ormai, molto popolare anche da noi in Italia questa ricorrenza. Non è inusuale, infatti, soprattutto nelle grandi città, assistere a manifestazioni che celebrano il capodanno Ortodosso, grazie anche alla presenza di numerose chiese dislocate su tutto il territorio nazionale.
Marco ti consiglierei, prima di di fare offerte a cuor leggero, di essere piu coscienzioso nel parlare: capodanno ortodosso vuol dire tutto e niente! I russi sono ortodossi ma hanno un calendario diverso, tutto loro, lo stesso i copti ecc.
Gli unici che hanno natale e capodanno con tutti i cristiani sono i Greco-Ortodossi che condividono con le altre religioni lo stesso calendario, quindi se dici ad un russo buon natale il 25/12 ti guarderà male. Tanto per dovere!
Grazie delle precisazioni, Vassilis! Non è facile parlare di questi argomenti in maniera esaustiva in una semplice pagina su un sito di turismo, comunque più o meno avevo espresso i tuoi concetti. Prometto che approfondiremo meglio le differenze tra i vari credo Ortodossi.
Salve vorrei partecipare al veglione ortodosso di capodanno, mi sapete dire i luoghi e le cittá in italia dove si svolgerá l’evento? Grazie!
L’evento è prettamente religioso e si differenzia un poco in base alle varie chiese Greche, Russe, Rumene, Bulgare. In Italia puoi trovare ampie congregazioni nelle principali città, se sei indecisa io ti suggerisco di contattare una chiesa Russo-Ortodossa che è quella che ha le celebrazioni più interessanti.